PERICOLO LEGIONELLA E CORRETTA PROGETTAZIONE IMPIANTI

Ing. Federico Gavagnin  –  28 Giugno 2019

Che cos'è la Legionella

Il batterio Legionella Pneumophila è un microrganismo che vive nei serbatoi idrici naturali (es: corsi d’acqua, falde) e che si trasferisce facilmente nei serbatoi idrici artificiali (impianti idrici degli edifici, piscine, torri di raffreddamento) mediante aerosol (vale a dire in tutti i casi in cui l’acqua viene dispersa in aria e raggiunge le vie respiratorie: docce, fontane, torri evaporative), il batterio Legionella Pneumophila  può provocare una gravissima infezione polmonare che risulta mortale con un’incidenza del 10-15% sui casi diagnosticati.

L’Italia è uno dei paesi europei con la maggiore incidenza di casi di legionella notificati, pari a circa 2,5 ogni 100.000 abitanti. L’infezione può colpire in modo puntuale nei casi di utilizzo di acqua calda sanitaria in impianti idrici civili non adeguatamente protetti. Essa può anche colpire su larga scale per diffusione di aerosol contaminati da torri di raffreddamento, come successo nel settembre 2018 in provincia di Brescia, dove si sono notificati circa 200 casi in un solo giorno.

Impianti idrici

Ogni struttura che possiede un volume di accumulo di acqua calda, con impianti idrici di distribuzione e utilizzo, è soggetta al pericolo legionella: si tratta di condomini, alberghi, ospedali, case di riposo, piscine e in generale ogni struttura ricettiva, ricreativa e sanitaria. Il batterio presenta una crescita ottimale nel range di temperatura tra 35-45°C; per temperature inferiori può rimanere quiescente ma vivo, mentre per temperature superiori viene progressivamente inattivato fino alla scomparsa per valori superiori a 60°C.
La legionella si può sviluppare sia all’interno dei serbatoi di accumulo, sia lungo le tubazioni: sulle pareti interne dei tubi, una non corretta gestione degli impianti può portare alla formazione del “biofilm”, una pellicola gelatinosa di materiale organico che permette la crescita delle colonie batteriche, anche dopo l’esecuzione di trattamenti termici o altre procedure di disinfezione.

Per gli impianti esistenti è fondamentale eseguire una prima valutazione del rischio, andando a campionare i punti più significativi del circuito e facendo eseguire analisi da laboratori qualificati a noi collegati. Successivamente si determineranno le procedure di gestione dell’impianto, anche con l’indicazione di adeguati sistemi di disinfezione, qualora non precedentemente adottati (ad esempio: dosaggio biossido di cloro, agente in grado di dissolvere il biofilm); il solo trattamento di “shock termico” può non risultare sufficiente alla prevenzione del rischio.

Per gli impianti nuovi, riteniamo necessaria un’adeguata progettazione della rete idrica che vada a integrare i tradizionali criteri empirici (es: portata specifica di progetto) con i requisiti richiesti di tipo igienico-sanitario (che agiscano in particolare sulla temperatura dell’acqua calda di ricircolo).

Si tenga conto che la norma UNI 8065, recentemente revisionata, considera esplicitamente i sistemi di disinfezione per la prevenzione del rischio biologico, in particolare contro la legionella. Essa costituisce il primario riferimento di Eng-Con per la progettazione degli impianti idrici sia per le acque sanitarie sia per le acque al servizio degli impianti di riscaldamento e climatizzazione, collegandosi alle disposizioni previste dal DM 26/06/2016 sul risparmio energetico.

Impianti aeraulici

Abbiamo già accennato delle torri di raffreddamento, comunemente impiegate nelle centrali termoelettriche, ma anche, per l’ambito che ci compete, negli impianti frigoriferi e di climatizzazione.

L’acqua stagnante nella torre può consentire la proliferazione del batterio, così che l’aria calda umidificata espulsa costituisce un aerosol molto pericoloso. Riteniamo fondamentale, per gli impianti esistenti, adottare adeguati sistemi di disinfezione dell’acqua e/o la sostituzione di alcuni componenti critici (es. separatore di gocce). Per gli impianti di nuova realizzazione raccomandiamo, ove possibile, l’impiego di sistemi alternativi (es: dry coolers).

Per le unità di trattamento aria nella climatizzazione, segnaliamo come punti critici: le prese d’aria esterna, la sezione di umidificazione, le batterie di scambio, le vasche di raccolta condensa e filtri.

In tutti questi casi Eng-Con è in grado di fornire supporto in fase di progettazione degli impianti secondo le norme tecniche più aggiornate e d’individuazione degli adeguati trattamenti di disinfezione.

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